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COMPLETATA LA SECONDA PARTE DELLO SCAMBIO ‘MAGRINI-MARCHETTI’ – ‘AGNES VON HOHENSTAUFEN SCHULE’

Dal 17 al 23 marzo scorso 18 studenti delle classi quarte del nostro istituto hanno partecipato alla seconda parte dello scambio con la scuola partner tedesca.

Utente ISIS Magrini Marchetti

da Isis Magrini Marchetti

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Dal 17 al 23 marzo scorso 18 studenti delle classi quarte del nostro istituto hanno partecipato alla seconda parte dello scambio con la scuola partner tedesca Agnes-von Hohenstaufen Schule di Schwäbisch Gmünd. Anche per il soggiorno tedesco si è adottata la modalità dell’ospitalità nelle famiglie.
Nella giornata di domenica 17 marzo si è viaggiato, arrivando a destinazione intorno alle 18.00; gli studenti sono stati distribuiti nelle famiglie dei loro partner. Lunedì 18 marzo in mattinata gli studenti italiani hanno partecipato alle attività didattiche assieme ai loro partner tedeschi presso la loro scuola di cui si ammirata la recentissima ristrutturazione; al pomeriggio gli studenti italiani e spagnoli, anch'essi legati alla scuola partner da un gemellaggio, sono stati ricevuti nel palazzo comunale dal Sindaco della città. L'incontro è stato molto istruttivo, il sindaco ha parlato delle opportunità di lavoro che la zona offre e delle prospettive per il futuro dei giovani e ha anche offerto dolce e bibita.
Nelle giornate seguenti si sono svolte le visite alla romantica Heidelberg e al suo castello, a Stoccarda, al Daimler-Benz Museum con escursione sul Paternoster del palazzo comunale e visita della casa natale di G.W.F. Hegel. Grande meraviglia ha suscitato la città medioevale di Esslingen, ma il momento certamente più singolare è stata la tappa al panificio di Alfdorf, dove il proprietario signor Martin ha messo a disposizione la sua pazienza, la sua abilità e le sue apparecchiature per insegnare a ragazzi e insegnanti come fare le i Brezel o dare ai biscotti forme personalizzate.
Sulla via del ritorno ci siamo fermati al KZ Gedenkstätte di Dachau, luogo di forte impatto emotivo e di grande rilevanza storica e civile.
Si è trattato sicuramente di un’esperienza arricchente e divertente, che ha permesso di conoscere una realtà scolastica e familiare diversa dal nostro consueto, di esprimersi in lingua per comunicare con i partner coetanei, di affrontare e superare (magari anche semplicemente tollerando) i diversi piccoli problemi quotidiani che si possono generare nel rapporto con persone che non ci conoscono e che non conosciamo.